Giochi dell'Oca e di percorso (by Luigi Ciompi & Adrian Seville)

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Nouveau Jeu Bruiant (sic) des Cris de Paris de ses Faubourgs et ses Environs - New Noisy Game of the Street Cries of Paris

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	primo autore:	Basset
	secondo autore:	Basset
	anno:	1808
	luogo:	Francia-Parigi
	periodo:	XIX secolo (1°/4)
	percorso:	Percorso di 43 caselle numerate
	materiale:	carta (paper) (papier)
	dimensioni:	685X900 (443X565)
	stampa:	Acquaforte (taille-douce) (ecthing)
	luogo acquisto:
	data acquisto:
	dimensioni confezione:
	numero caselle:	43
	categoria:	Vita umana, attualità, lavoro e tempo libero
	tipo di gioco:	Gioco di percorso
	editore:	A Paris Chez Basset rue St.Jacques N°64
	stampatore:	A Paris Chez Basset rue St.Jacques N°64
	proprietario:	Collezione Rothschild
	autore delle foto:	Waddesdon The Rothschild Collection (The National Trust)
	numero di catalogo:	1168
	descrizione:	Gioco di 43 caselle numerate, spirale, antiorario, centripeto. Nel 1775 Crepy stampa il gioco "Le Nouveau Jeu des Cris de Paris dédié aux Amateurs" ; nel 1805 un altro gioco con analogo soggetto e con titolo "Nouveau jeu des Cris de Paris dédié aux amateurs" viene stampato da Jean (44 caselle). Nel 1808 Basset stampa la terza versione con titolo "Nouveau jeu bruiant des cris de Paris, de ses faubourgs et environs". REGOLE: al centro. CASELLE: con didascalia. REFERENZA 1 (Baron De Vinck, pag. 42, n°92) 1808 Nouveau Jeu Bruiant des Cris de Paris de ses Faubourgs et Environs. Sous le trait carré: A Paris chez Basset, rue St. Jacques, n°64. Déposé à la bibliothèque imperiale. Quarante-trois cases, toutes consacrées aux crieurs des rues: la quarante-troisième represente le marchand d'aiguilles pour les femmes et les filles; aux quatre angles des scènes de guinguette et des décorations de fetes populaires. Le vin, à cette epoque, n'était pas moins cher qu'aujourd'hui, car le crieur colportait l'excellent vin de Bourgogne, qui rougit la trogne, à huit sous le litre. H. 0m,480. L. 0m,600. REFERENZA 2 (D'Allemagne, pag. 225): "Nouveau Jeu Bruiant (sic) des Cris de Paris de ses Faubourgs et ses Environs. Paris, Basset (1808). Taille-douce, 44x56,5. Jeu à 44 cases sur les petits métiers parisiens. Dans les coins: scènes de bal et guinguettes." REFERENZA 3 These two virtually identical sheets are the third, 43-space, version of a game originally issued by Crépy in 1775 under the title "Le nouveau jeu des cris de Paris dédié aux amateurs", the second being an analogous game of 44 spaces issued by Jean in 1805, with the title "Nouveau jeu des Cris de Paris dédié aux amateurs". Each space illustrates one of the ‘town cries’ of Paris, beginning with the bill-sticker and ending with the itinerant vendor of needles for ladies and girls. D’Allemagne states that the illustrations are taken from a 16th-century set, now in the Bibliothèque de l’Arsenal. In a long section of his book [D’Allemagne 1950: 99-124], he gives an explanation of each of the cries, linking some to illustrations of similar subjects by Vernet. The game is of the goose type, but with the favourable (doubling) spaces on 7,14,21 etc. The hazard spaces are not reminiscent of those of Goose: they involve paying tokens to the other players and/or missing turns. (Plock, Phillippa - Seville Adrian) REFERENZA 4 "New Noisy Game of the Street Cries of Paris (Nouveau Jeu Bruiant des Cris de Paris de ses Faubourgs et ses Environs)", c. 1808; published by Paul André Basset (active 1785-1815), Paris, etching and engraving on paper, hand-coloured in watercolour and bodycolour. Waddesdon Manor, The Rothschild Collection (Rothschild Family Trust). This popular game draws on an iconographical tradition, which was shared throughout Europe for over 300 years. ‘Cries’ were sung by street traders in order to advertise and sell their wares from the Middle Ages up to the First World War. Representations of these merchants and their street cries were common in prints, drawings, paintings, poetry, literature and theatre. The images capture an aspect of urban living, and reflect the ancient connection between work and song. The game starts with the poster-seller and ends with the loudest of the criers, a seller of women's hair decorations. The cries of the different street sellers would have been familiar to players and may even have been sung aloud as part of the game. (Jacobs Rachel) Exhibitions - "Playing, Learning, Flirting: Printed Board Games from 18th-Century France". Catalogue exhibition of French eighteenth-century Board Games, 28 March – 28 October 2012, Waddesdon Manor, The Rothschild Collection (Rothschild Family Trust). Rachel Jacobs, Curator.
	bibliografia:	1) VINCK, Eugène, Baron de: "Iconographie du Noble Jeu de l’Oye". Catalogue descriptif et raisonné de la Collection de Jeux formé par le Baron de Vinck". 126 Jeux du XVIIIe au débùt du XIXe siècle. FR. J. Olivier Libraire, 11 Rue des Paroissiens, Bruxelles, pag. 42, 1886. 2) GRAND-CARTERET, John: "Les jeux d'oie". In: "Vieux papiers, vieilles images. Cartons d’un Collectionneur", Le Vasseur&C.ie Parigi (pp. 257-276), 1896. 3) ALLEMAGNE, Henry-René D’: "Le noble jeu de l’oie en France, de 1640 à 1950", Ed. Grund, Parigi 1950. 4) NEGRI, Ilio - VERCELLONI, Virgilio: "I giochi di dadi d'azzardo e di passatempo dei gentiluomini e dei pirati". Introduzione di Caterina Santoro, Lerici Milano 1958. 5) MASCHERONI, Silvia - TINTI, Bianca: “Il gioco dell’oca: un libro da leggere, da guardare, da giocare”, Ed. Bompiani, Milano 1981. 6) MILANO, Alberto: "Imagerie Parisienne. Basset, tra XVIII e XIX secolo". "Charta" Anno 17 n.100, novembre-dicembre 2008. 7) PLOCK, Phillippa - SEVILLE, Adrian: "The Rothschild Collection of printed board games at Waddesdon Manor", in XIIIth Board Game Studies Colloquium, Paris, 14-17 April 2010. 8) JACOBS, Rachel: "Playing, Learning, Flirting: Printed Board Games from 18th-Century France". Catalogue exhibition of French eighteenth-century Board Games, 28 March – 28 October 2012, Waddesdon Manor, The Rothschild Collection (Rothschild Family Trust). Rachel Jacobs, Curator.
		Imagerie Parisienne Basset, tra XVIII e XIX secolo (Alberto Milano)
		“Immagini bellissime assai migliori di quelle di Augusta e di Parigi”. Con queste parole i Remondini pubblicizzavano le proprie stampe nei cataloghi di vendita editi negli ultimi decenni del XVIII secolo. I famosi editori bassanesi, ormai al culmine di una parabola imprenditoriale che li vedeva inseriti in un mercato esteso quanto l’Europa, non avevano timore a confrontarsi con i loro principali concorrenti: gli stampatori di Augsburg nel sud della Germania e di Parigi. In realtà i tanti editori tedeschi e francesi erano più che altro specializzati solo in alcuni dei settori toccati dagli intraprendenti italiani e soprattutto ben pochi poterono vantare un così lungo periodo di attività. RUE SAINT JACQUES La dinastia europea che più si avvicina ai Remondini sia come tipologia delle immagini prodotte che come durata tra XVIII e XIX secolo è quella dei Basset di Parigi. Il fondatore di questa celebre stamperia fu L. Basset, che all’inizio del Settecento si installò al numero 670 della rue Saint-Jacques au coin de celle des Mathurins sotto l’insegna di Sainte-Geneviève. Il numero doveva cambiare all’inizio dell’Ottocento divenendo il 64. La rue Saint-Jacques, non lontana dalla cattedrale di Notre Dame, tra la Senna e la Sorbonne, fu per più di due secoli, tra la fine del XVII e la fine del XIX, la sede di centinaia di librai, stampatori, venditori di stampe, incisori, mercanti d’arte e artigiani in vario modo legati all’arte della stampa. Importanti editori vi aprivano le botteghe mostrando le loro insegne rinomate: i Bonnart a “l’aigle” e a “le coq”, i Mariette a “les colonnes d’Hercule”, i Jollain a “l’Enfant Jesus”, gli Audan a “les deux piliers d’or”. Numerosi risultano essere stati i matrimoni tra gli appartenenti alle varie famiglie, quindi spesso imparentate fra loro. Durante il periodo rivoluzionario la via fu rinominata rue Jacques, come le altre della città, in omaggio alle nuove idee e questa differenza è ora utile per poter datare le stampe prodotte in quegli anni, che furono tra l’altro caratterizzati da una imponente produzione di carattere politico e satirico. Questi anni turbolenti videro il tramonto di molte importanti dinastie e la nascita di nuovi stampatori che fiutarono per tempo i gusti del pubblico molto più ampio che si interessava alle stampe. L’IMAGERIE DE LA RUE Sotto il nome di “imagerie de la rue Saint-Jacques” si comprende oggi una vasta gamma di immagini stampate da matrici in rame con le tecniche del bulino e dell’acquaforte sia di soggetto sacro che profano. Tra quelle di soggetto sacro furono numerosissime le rappresentazioni di Cristo, della Madonna e dei Santi, le scene dell’Antico e del Nuovo Testamento e le immagini delle Confraternite. Tra le stampe di soggetto profano si possono elencare le allegorie dei quattro elementi, delle quattro stagioni, delle parti del mondo e dei cinque sensi, sempre riproposte in varianti diverse. Non mancarono certo le stampe con temi amorosi, galanti e romantici e poi le rappresentazioni degli avvenimenti storici e i ritratti, le immagini di attualità, i “cris de Paris” ovvero le immagini dei mestieri esercitati lungo le strade della capitale francese. E poi stampe per paraventi, per parafuoco, ventagli, quadranti di orologio, abat-jour, carte da parati, per passare alle piccole stampe per etichette di liquori e profumi, per biglietti e scatole, involti per bonbons. Si può dire che l’imagerie della rue Sant Jacques coprì una parte importante della produzione di stampe ad alta diffusione francese del periodo, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Solo Lione ebbe un’analoga produzione differenziata di stampe ad alta diffusione, mentre gli altri centri si dedicarono essenzialmente alla stampa xilografica. I BASSET I Basset furono gli stampatori più rappresentativi di questo genere e sono giustamente di solito citati tra i primi in ogni bibliografia dedicata all’argomento. Si conosce poco della produzione dei primissimi anni del Settecento, ma il gran salto quantitativo è da riferire all’attività di André Basset, di cui non si conoscono le date di nascita e di morte, che operò tra il 1750 e il 1785. A lui si deve probabilmente il forte ampliamento delle tipologie che divennero tipiche di questo editore. Suo figlio Paul André, che ne seguì con discreta fortuna le orme dal 1785 al 1815, introdusse nuovi tipi di stampe e la ditta all’inizio dell’Ottocento era in buona salute. Paul André riuscì in vario modo a superare il difficile periodo seguito alla Rivoluzione Francese e ad approdare nel nuovo secolo con una produzione più adatta ai tempi, legata al teatro, alla satira di costume e alla caricatura che in quel momento erano grandemente in auge. Tra il 1833 e il 1836 la ditta passò a Hocquart, ma i Basset ne rientrarono in possesso per condurla fin verso la metà del secolo. Si conoscono poche stampe di questo periodo ed è quindi difficile ipotizzare la causa per cui terminarono la loro attività, se per problemi legati alle persone che ebbero a quel punto la responsabilità della ditta o per i mutati metodi di stampa, oltre che per le diverse richieste del mercato. Certo, come nel caso dei Remondini, la limitata utilizzazione della litografia, che era ormai la principale tecnica di stampa per i fogli a larga diffusione, ebbe un ruolo fondamentale nel far diventare i fogli stampati da Basset non solo troppo costosi ma anche poco appetibili al pubblico. DAI SANTI ALLE VUES OPTIQUE Nel corso di circa centocinquant’anni la produzione dei Basset fu enorme e estremamente variata. Uscirono infatti dalle loro presse i fogli di santi e i soggetti comici e satirici, fogli di giochi, scene dei romanzi più in voga e figurini di moda, scene d’attualità, battaglie, ritratti di uomini e donne celebri per arrivare fino alle carte da parati. Nella seconda metà del XVIII secolo Basset produsse in gran numero le “vues d’optique” cioè quelle vedute principalmente di città caratterizzate dai forti colori azzurro, rosa, verde, che dovevano essere posizionate all’interno di una scatola ottica per poter godere di un particolare effetto prospettico. Le “vues d’optique” furono in Francia una specialità tutta parigina e Basset dopo l’acquisto avvenuto nel 1775 delle matrici in rame per vedute ottiche appartenute agli editori Daumont e La Chaussé divenne il maggior produttore parigino. In quello che era diventato anche uno dei maggiori mercati per i Remondini si ripeteva il confronto tra i due editori. Pur nelle notevoli diversità ambedue avevano identificato nel mercato delle stampe ad alta diffusione quello che sarebbe stato il loro futuro di stampatori. (Alberto Milano)
		Accession N°2669.1.11 Waddesdon-The Rothschild Collection
		Accession N°2669.1.11 Waddesdon-The Rothschild Collection (The National Trust). Object title: "New Noisy Game of the Street Cries of Paris". Original Language Title: (Nouveau Jeu Bruiant). Object type: board games; proofs before letters/prints; etchings/intaglio prints/prints. Primary Maker: Unknown. Primary Maker Role: Artist or maker. Secondary Maker: Paul André Basset (French, active 1785-1815). Secondary Maker Role: Publisher. Medium: etching and engraving on paper. Dimensions: mm 685 x 900 (mount size). Media Materials: laid paper/paper (fiber product)/materials; printing ink/ink/coating (material)/materials; cardboard/pasteboard/paper (fiber product)/materials. Physical Description: single sheet mounted on cardboard, image and text size: 443 x 565 (plate mark evident). Primary Production Technique: etching (printing process); engraving (printing process). Primary Prod Date: 1808 {nd}. Primary Prod Date Notes: Dated by D'Allemagne and Beall. Place of Production: Paris/France. Language Keywords: French.. Brief Description: Printed board game of Parisian street traders in 43 spaces arranged in a spiral, printed by Basset, but before final lettering with details of maker at lower left and right. The rules are in the centre. The game begins with a poster man and ending with the noisiest crier: a seller of women's 'aigrettes' (hair decorations). There are scenes of dancing and dance halls in the corners. The image is etched and the text is engraved. Signature Date description: XXX Signature Marks Y N display: XXX Signature Marks Type Y N display: No inscriptions. Signature Marks Notes Y N display: XXX Location of Publisher’s Premises: XXX Location of Publisher’s Premises Notes: XXX Curatorial Commentary: For a copy of the final proof of the print, see acc. n°2669.2.24. There is a copy in the BnF, Estampes et photographie, RESERVE QB-370(66)-FT 4, see web addresses. Research Keywords: Dance Culture; Men as Consumers/ConsumptionL; Women as Consumers/Consumption Genre: Genre Subjects. Subject People name only: XXX Subject Role: XXX Subject Category: Work & Occupations/Trade & Commercial/Street Trades; Everyday Life/Entertainment/Dancing; Figures/Female; Figures/Group; Figures/Male; Subject Place: Paris/France. Subject Event: XXX Subject Date: XXX Documentation with notes: Henry R. D'Allemagne, "Le Noble Jeu de l'Oie", Paris, 1950, (p. 225), discusses another copy of the print. Karen Beall, "Kaufrufe und Strassenhändler: ein Bibliographie, Cries and itinerant trades; a bibliography", Hamburg, 1975, (pp. 248-9), discusses another copy of the game. S. Mascheroni and B. Tinti, "Il Gioco dell'Oca", Milan, 1981. Sue Laurence, "The development of French board games with particular reference to 'le jeu de l'oie' from the late seventeenth to the early nineteenth century (MA dissertation)", 2002. Related Literature: XXX Related Literature Notes: XXX External File Notes: http://www.giochidelloca.it/scheda.php?id=644 illustrates another copy of the game from D'Allemagne, [accessed 26 March 2009]. http://expositions.bnf.fr/jeux/grand/311.htm [accessed 30 June 2009]. Cataloguer: Phillippa Plock

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