Giochi dell'Oca e di percorso
(by Luigi Ciompi & Adrian Seville) |
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Pontremolis... una città in scatola | ||
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primo autore: | Colleoni Paola | |
secondo autore: | Associazione Alma, Pontremoli | |
anno: | 2011 | |
luogo: | Italia-Pontremoli | |
periodo: | XXI secolo (1°/4) | |
percorso: | Percorso di 54 caselle numerate | |
materiale: | carta (paper) (papier) | |
dimensioni: | 000X000 | |
stampa: | Offset a colori | |
luogo acquisto: | ||
data acquisto: | ||
dimensioni confezione: | ||
numero caselle: | 54 | |
categoria: | Viaggi, escursioni, località, musei, monumenti, turismo | |
tipo di gioco: | Gioco di percorso | |
editore: | Associazione Alma, Pontremoli | |
stampatore: | EDITOGRAFICA, di Gabriele Moriconi | |
proprietario: | Associazione Alma | |
autore delle foto: | Associazione Alma | |
numero di catalogo: | 1549 | |
descrizione: |
Gioco di 54 caselle numerate. REGOLE: non riportate sul tavoliere. CASELLE: mute. REFERENZA 1 “Pontremolis” segue le orme del popolarissimo “Gioco dell’Oca”, le cui origini si perdono nella notte dei tempi e la cui forma moderna risale alla versione che Ferdinando de’ Medici fece realizzare per Filippo II di Spagna. Da allora, amato per le sue mille potenzialità estetiche e metaforiche, il gioco ebbe ampia fortuna presso le corti di tutta Europa: la possibilità di realizzare tabelloni riccamente decorati, sui quali narrare vere e proprie avventure, riprodurre battaglie famose, episodi storici, favole, miti e leggende, con gran dovizia di particolari e mutando il tema dell’oca a piacimento, accese l’ispirazione tanto che alcuni esemplari di “Gioco dell’Oca” possono considerarsi delle vere e proprie opere d’arte. L’idea del gioco “Pontremolis” è nata per narrare le vicende di Pontremoli, centro della Lunigiana dal passato ricco di storia. Il tema conduttore del gioco è il libro, che tanta parte ha nella tradizione cittadina, famosa per i librai ambulanti e per il Premio Bancarella. Giocatori: Da due a cinque. Materiale di gioco: Un tabellone suddiviso in 54 caselle. Un segnaposto per ciascun giocatore. Un dado numerato dall’1 al 6. Inizio e scopo del gioco Si estrae a sorte chi inizia per primo. I giocatori allineano i segnaposto all’inizio del gioco (fuori dalla casella numero 1). Scopo del gioco è percorrere l’intero tabellone e raggiungere la casella 54 prima degli avversari. Come si gioca A turno, si lancia il dado e si avanza ditante caselle quante ne indica il punteggio ottenuto. Non fa differenza se si finisce su una casella occupata da uno o più segnaposto avversari. Indicazioni Se avanzando ci si posiziona su una casella contrassegnata da un numero giallo, si deve rilanciare subito il dado e avanzare. Se invece ci si posiziona su una casella contrassegnata da un numero rosso, si deve saltare un turno. Se si raggiunge una casella con accanto un’istruzione scritta su un foglietto di pergamena, si è obbligati ad eseguirla (può capitare di retrocedereo di avanzare). Vincita della partita Per vincere bisogna raggiungere la casella 54 con un lancio esatto. Altrimenti, si deve tornare indietro di tante caselle quanti sono i punti in eccedenza. Strategia L’andamento di una partita del gioco Pontremolis dipende assolutamente dalla sorte, dal punteggio dei dadi, dalle indicazioni delle caselle che casualmente si raggiungono. Questo è certo il segreto del suo successo. Non esiste strategia ma solo fortuna, ed è divertente così! L'artista Paola Colleoni, ideatrice del gioco in scatola "Pontremolis" Paola Colleoni, è nata in Argentina nel 1953 e risiede a Bergamo. Di formazione classica ed informatica, si dedica alla pittura, alla smaltatura su rame, alla decorazione di porcellana e alla scrittura. Espone in molte città in mostre collettive e personali. La realizzazione del gioco “Pontremolis” per la quale preziosa è stata l’insostituibile collaborazione degli amici dell’Associazione Alma e della prof. Caterina Rapetti, è la versione in scatola dell’opera “Picnic a Pontremoli”, panchina-giocattolo, decorata interamente a pennello ed installata nel centro storico di Pontremoli con le altre undici panche di diversi artisti nell’ambito della collettiva “Sopra la panca, dodici panchine d’autore per la Città del Libro”. Paola Colleoni ha interpretato l’elemento di arredo urbano “panchina” sulla base delle sue conoscenze di luoghi frequentati sin dall’infanzia e a lei molto cari, veicolando per mezzo di un oggetto artistico-ludico liberamente fruibile, il suo omaggio alla storia, alla cultura, all’ambiente di Pontremoli ed il suo invito ad un momento di sosta e di sorriso in uno “stare insieme” semplice per ripensare, riscoprire, tramandare la realtà e la poesia di questa città speciale e della verde valle che la ospita. |
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bibliografia: | ||
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