Giochi dell'Oca e di percorso (by Luigi Ciompi & Adrian Seville)

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Jeu (Le) de l'Oie du Petit Homme de Plume

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	primo autore:	Henry Maurice
	secondo autore:	Henry Maurice - Nourissier François
	anno:	2009
	luogo:	Francia
	periodo:	XXI secolo (1°/4)
	percorso:	Percorso di 63 caselle numerate
	materiale:	carta (paper) (papier)
	dimensioni:	360X480
	stampa:	Offset
	luogo acquisto:	Francia-Parigi
	data acquisto:	17-02-2017
	dimensioni confezione:	250X190X30
	numero caselle:	63
	categoria:	Letteratura scritta e disegnata, Belle Arti
	tipo di gioco:	Gioco oca variante
	editore:	Adagp, Paris
	stampatore:	Imprimerie Floch à Mayenne
	proprietario:	Collezione L. Ciompi
	autore delle foto:	L. Ciompi
	numero di catalogo:	2403
	descrizione:	Gioco di 63 caselle numerate, spirale, antiorario, centripeto. Il gioco è contenuto all'interno di una confezione insieme al libro di François Nourissier "Les chiens à fouetter" pubblicato la prima volta nel 1956 e riproposto nel 2009 nella collana "Le dilettante". REGOLE: sotto il coperchio delle confezione. CASELLE: mute. REFERENZA 1 Par la suite, et surtout dans la seconde moitié du XXe siècle, le monde littéraire utilise le jeu de l’oie comme un espace de connivence ironique. Avec la complicité des journaux, écrivains et dessinateurs mettent en image les moeurs et les ambitions de leurs semblables, raillant la course aux prix littéraires et la notoriété chèrement gagnée. En 1935, l’écrivain Pierre Bost, une figure influente du monde des lettres de l’entre-deux-guerres, fait du Jeu du Prix Goncourt, paru dans le journal Marianne, un miroir amusé qu’il tend à ses contemporains et aux grands "prix Goncourt". En 1949, le dessinateur Peynet croque dans La Bataille un Jeu de l’oie Goncourt. En 1956, le jeune François Nourissier, qui vient de quitter le secrétariat général des Éditions Denoël, accompagne ses Chiens à fouetter. Sur quelques maux de la société littéraire et sur les jeunes gens qui s’apprêtent à en souffrir d’un "Jeu de l’Oie du Petit Homme de Plume" dessiné par Maurice Henry. Pour le jeune provincial en marche vers Paris (n°1), les obstacles sont nombreux sur la route de la gloire littéraire. Entre les "petites voix" obtenues à un "grand prix" (n°19) et le labyrinthe de l’avantgarde (n°42), les rebuffades des éditeurs et le risque des mauvaises moeurs, la voie est étroite qui mène à l’Académie française (n°63). (Emmanuelle Chapron in "Jeu de l'oie: Histoire et métamorphoses". Exposition virtuelle.) Exhibitions: - "Jeu de l'oie: Histoire et métamorphoses". Exposition virtuelle. Festival des Sciences de la Société et des Arts organisé par l'Université d'Aix-Marseille du 9 Mai au 22 Juin 2019 (réalisée par Abdelmajid Arrif).
	bibliografia:	1) CARRERA, P. : "Il Gioco degli Scacchi", Militello, page 25, 1617. 2) BROWNE, Sir Thomas: "Pseudodoxia Epidemica, ChXII", 1650. 3) MENESTRIER, C. F. : "Bibliotheque Curieuse et Instructive", Trevoux, page 196, 1704. 4) CULIN, S. : "Chess and Playing Cards", University of Pennsylvania, pages 843-848, 1895. 5) BLAU, J.L. : "The Christian Interpretation of the Cabala in the Renaissance", Columbia University Press,1944. 6) D’ALLEMAGNE,H. R. : "Le Noble Jeu de l’Oie", Paris, Libraire Gruend, 1950. 7) WHITEHAUSE, F. R. B. : "Table Games of Georgian and Victorian Days", London, Peter Garnett, 1951. 8) MURRAY H. J. R. : "A History of Board Games Other Than Chess", Oxford University Press, pp 142-143, 1952. 9) HANNAS, L. : "The English Jigsaw Puzzle", London, Wayland, page 115, 1972. 10) HIMMELHEBER, G. : "Spiele – Gesellschaftspiele aus einem Jahrtausend",Deutscher Kunstverlag, 1972. 11) MASCHERONI S. and TINTI, B. : "Il Gioco dell'Oca", Milano, Bompiani, 1981. 12) GIRARD A. R. and QUETEL, C. : "L'histoire de France racontée par le jeu de l'oie", Paris, Balland/Massin, 1982. 13) VON WILCKENS, L. : "Spiel, Spiele, Kinderspiel (exhibition catalogue)", Germanisches Nationalmuseums, Nuernberg, page 18, 1985. 14) HUFMANN C.C. :"Elizabethan Impressions: John Wolfe and His Press", New York, AMS Press; 1988. 15) SEVILLE, Adrian:"Tradition and Variation in the Game of Goose", in: "Board Games in Academia III", Firenze, Aprile 1999. (aggiornamento del 2005). 16) DOMINI, D. : (in) "La Vite e il Vino" (exhibition catalogue), Fondazione Lungarotti, pages 37-38, 1999. 17)Catalogo Mostra: “Le jeu de l’oie au musée du jouet”, Ville de Poissy 2000. 18) ZOLLINGER, M. : "Zwei Unbekannte Regeln des Gansespiels", Board Game Studies 6, Leiden University, 2003. 19) BUIJNSTERS, P.J. and Buijnsters-Smets,L. : "Papertoys", Zwolle, Waanders, 2005. 20) SEVILLE, Adrian: "The sociable Game of the Goose", in "Board Games Studies Colloquia XI", 23-26 Aprile 2008, Lisbona - Portogallo. 2008. 21) SEVILLE, Adrian: "The Royal Game of the Goose four hundred years of printed Board Games". Catalogue of an Exhibition at the Grolier Club, February 23 - May 14, 2016. 22) CHAPRON, Emmanuelle et Alii: "Jeu de l'oie: Histoire et métamorphoses". Exposition virtuelle. Festival des Sciences de la Société et des Arts organisé par l'Université d'Aix-Marseille du 9 Mai au 22 Juin 2019 (réalisée par Abdelmajid Arrif), 2021. Maurice Henry 1) Michel Bojout, ‘'Le petit monde de Maurice Henry'’ in ‘'Les Tempes des Hommes'’, 1960, pagine 99-109. 2) Roberto Sanesi, ‘'Pièce pour Maurice Henry'’, Edizioni La Nuovo Foglio, Pollenza, 1979. 3) José Pierre, ‘'Tractes surréalistes er déclarations collectives'’, Ed. Eric Losfeld, Parigi, 1982. 4) Robert Benayoun, ‘'Le Rire des Surréalistes'’, Ed. La Bougie du Sapeur, Parigi, 1988. 5) ‘'I Surrealisti'’ a cura di Arturo Schwarz, Edizioni Mazzotta, Milano, 1989, pp. 360-363. 6) Arturo Schwarz, ‘'Maurice Henry'’, Edizioni Mazzotta, Milano, 1991. 7) Nelly Feueurhahan, ‘'Maurice Henry, la revolte, le rêve, et le rire'’, Ed. Somogy, Parigi, 1997. 8) Maurice Henry, "Une poétique de l'humour'’, Gruppo Credito Valtellinese, Milano, 2009 (testi di Alain Jouffroy, Dominique Stella, Nelly Feueurhahan, Daniel Abadie, Arturo Schwarz, Georges Fall).
		Maurice Henry (artista)
		Maurice Henry (Cambrai, 20 dicembre 1907 - Milano, 21 ottobre 1984) è stato un poeta e pittore francese. Fu anche attivo come cineasta, critico d'arte e cinematografico, fotografo e disegnatore umoristico. Biografia Nato nel nord della Francia, studia a Douai, Parigi e Lilla. Nel 1927 si stabilisce a Parigi, dove s'iscrive alla Facoltà di Diritto. È in contatto con un gruppo di giovani poeti e filosofi, con cui fonda il movimento ‘'Grand Jeu'’: il gioco è inteso come arte di vivere. Collabora con le riviste ‘'Le Rouge et le Noir'’ e ‘'Paris Montparnasse'’. È in contatto con Robert Desnos, frequenta André Breton, Benjamin Péret, Louis Aragon, e poi Roger Vitrac e Jacques Prévert. Dal 1928 collabora con testi, poemi e disegni alla rivista del movimento ‘'Grand Jeu'’ e partecipa alla mostra del gruppo presso la Galerie Bonaparte di Parigi. Collabora come redattore e reporter con diverse testate parigine, tra cui Le Petit Journal, Cinemonde, Agence Haves, Revue du Cinéma, Pour Vous e Humanité. Nel 1932, esauritasi l'esperienza del ‘'Grand Jeu'’, passa al movimento surrealista, collaborando alle sue pubblicazioni e partecipando alle sue mostre. Il suo umorismo vira verso l'insolito e la crudeltà, sempre più derisorio dell'assurdità del quotidiano, del lato tragico dell'esistenza comune, a cui spirito e inconscio si ribellano, tentando di accedere all'inosservabile. Conosce Salvador Dalí. Pubblica poesie e disegni su ‘'Le Surréalisme au Service de la Révolution'’. Nel 1935 è a Praga e partecipa alla mostra surrealista a Santa Cruz de Tenerife. Inizia a collaborare anche con ‘'Konkretion'’ di Copenaghen. Nel 1936 partecipa alla prima mostra di oggetti surrealisti presso la parigina Galerie Charles Ratton con ‘'Assemblage. Omaggio a Paganini'’. Nel 1939 inizia anche l'attività di cineasta, destinata a durare oltre sedici anni, nei quali curerà la sceneggiatura di una ventina di film. Nel 1949 realizza come sceneggiatore e regista il film ‘'Rondo sur la piste'’. Nel 1941 ha luogo la sua prima mostra personale a Parigi, presso la Galerie La Peau de Chagrin: la presentazione è di Jean Cocteau, il primo acquirente è Pablo Picasso. Dal 1944 collabora con Albert Camus alla rivista ‘'Combat'’. Nel 1949 mette in scena al Théâtre Antoine ‘'Le petit café'’ di Tristan Bernard. Partecipa a tutte le mostre surrealiste, tra cui quella internazionale del 1947, presso la Galerie Maeght di Parigi. Nel 1951, per questioni relative alla disciplina interna al gruppo, abbandona con altri il movimento surrealista, pur continuando a praticarne la poetica, basata sugli spiazzanti accostamenti incongrui, sul sogno e gli automatismi psichici. Nel 1955 si appassiona anche alla fotografia; i suoi scatti vengono esposi a New York, Rochester, Amsterdam e Milano. Nel 1957 viene eletto membro dell'Accademia del Jazz, del Comité des programmes della radiotelevisione francese e dell'Académie Charles Cros per l'assegnazione di premi discografici. È per alcuni mesi a Vallauris, dove Picasso gli insegna a lavorare la ceramica. Dal 1960 s'accosta alla ‘'scultura di carta'’. Nel 1963 cura scenografie e costumi per un balletto all'Opéra di Parigi, esperienza che ripete nel 1966 alla Städtische Bühne di Heidelberg. Dal 1968 si dedica quasi esclusivamente alla pittura, abbandonando l'attività di disegnatore umoristico. Si stabilisce a Milano. In Italia hanno luogo diverse sue importanti personali: a Milano da Marconi e all'Annunciata, a Venezia presso Il Traghetto, a Torino da Viotti; un'ampia antologica è presentata alla Sala Civica del Comune di Modena. Nel 1972 cura il volume ‘'Antologia grafica del Surrealismo’' per le Edizioni Mazzotta di Milano. Nel 1976 oltre un centinaio di opere vengono esposte al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles. Diventa anche un personaggio televisivo. Il 21 ottobre 1984 un collasso cardiocircolatorio lo stronca a Milano, alla guida della sua automobile. Viene ricordato in numerose mostre, personali e di gruppo, in varie città francesi e italiane, tra cui l'ampia antologica del 2009 alle Stelline di Milano, Galleria Gruppo Credito Valtellinese, a cura di Dominique Stella con Guido Peruz. Elda Henry, la vedova, svolge un ruolo rilevante per la memoria dell'opera dell'artista. (Wikipedia 31/03/2017) Bibliografia 1) Michel Bojout, ‘'Le petit monde de Maurice Henry'’ in ‘'Les Tempes des Hommes'’, 1960, pagine 99-109 2) Roberto Sanesi, ‘'Pièce pour Maurice Henry'’, Edizioni La Nuovo Foglio, Pollenza, 1979 3) José Pierre, ‘'Tractes surréalistes er déclarations collectives'’, Ed. Eric Losfeld, Parigi, 1982 4) Robert Benayoun, ‘'Le Rire des Surréalistes'’, Ed. La Bougie du Sapeur, Parigi, 1988 5) ‘'I Surrealisti'’, a cura di Arturo Schwarz, Edizioni Mazzotta, Milano, 1989, pp. 360-363 6) Arturo Schwarz, ‘'Maurice Henry'’, Edizioni Mazzotta, Milano, 1991 7) Nelly Feueurhahan, ‘'Maurice Henry, la revolte, le rêve, et le rire'’, Ed. Somogy, Parigi, 1997 8) ‘'Maurice Henry. Une poétique de l'humour'’, Gruppo Credito Valtellinese, Milano, 2009 (testi di Alain Jouffroy, Dominique Stella, Nelly Feueurhahan, Daniel Abadie, Arturo Schwarz, Georges Fall).
		François Nourissier
		François Nourissier (Paris, 18 May 1927–Paris, 15 February 2011) was a French journalist and writer. Nourissier was the secretary - general of Éditions Denoël (1952 - 1955), editor of the review La Parisienne (1955 - 1958), and an adviser with the Éditions Grasset Paris publishing house (1958 - 1996). In 1970, he won the Prix Femina for his book La crève. Several of his novels have been made into motion pictures and in 1973 he was a member of the Jury at the Cannes Film Festival. François Nourissier was elected to the Académie Goncourt in 1977. He served as the literary organization's Secretary-General in 1983, and was its president from 1996 to 2002. In 2002, he was awarded the Prix mondial Cino Del Duca. On February 15, 2011 Francois Nourissier died at Sainte-Perine Hospital in Paris from the complications of Parkinson's disease. (Wikipedia 31/03/2017) François Nourissier, né le 18 mai 1927 dans le 9e arrondissement de Paris et mort dans la même ville le 15 février 2011 (à 83 ans), est un journaliste et un écrivain français qui fut, pendant trente ans, membre de l'Académie Goncourt. Biographie François Nourissier est successivement secrétaire général des éditions Denoël (1952 - 1955), rédacteur en chef de la revue La Parisienne (1955 - 1958), et conseiller aux éditions Grasset (1958-1996). Il est élu à l'Académie Goncourt en 1977 au couvert de Raymond Queneau, en devient le secrétaire général en 1983 et le président de 1996 à 2002. Il démissionne en 2008 pour des raisons de santé. En 1962, il a épousé Hélène Cécile Muhlstein (1936-2007), artiste peintre et apparentée à la famille Rothschild. Il raconte leur relation tumultueuse, marquée par l'alcoolisme, dans le livre pseudo-autobiographique, "Eau-de-feu" (2008). Frappé par la maladie de Parkinson au début des années 2000, il se compare avec pudeur à un caméléon et désigne la maladie dont il souffre sous le nom de "Miss P.". Il meurt le 15 février 2011, à 83 ans. En raison de son style sec, de sa sensibilité de droite et de sa participation à La Parisienne de Jacques Laurent, il a été parfois rattaché au mouvement des Hussards. (Wikipedia 31/03/2017)

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