Giochi dell'Oca e di percorso
(by Luigi Ciompi & Adrian Seville)
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Plaisant (Le)&Nouveau Jeu de la Chouette auquel on joue comme s'ensuit 
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primo autore: Anonimo 
secondo autore: Veuve Petit 
anno: 1640 
luogo: Francia-Parigi 
periodo: XVII secolo (2°/4) 
percorso: Gioco con i dadi 
materiale: carta (paper) (papier) 
dimensioni: 510X400 
stampa: Stampa su legno (bois gravé) (woodcut) 
luogo acquisto:  
data acquisto:  
dimensioni confezione:  
numero caselle: 56 
categoria: Lotterie, fortuna, gioco d'azzardo 
tipo di gioco: Gioco con i dadi  
editore: A Paris Chez la vefue Petit, ruë Mont-orgueil, deuant les trois Mores, chez vn Espicier à la ... 
stampatore: A PARIS, Chez la vefue Petit ruë Mont-orgueil, deuant les trois Mores, chez vn Espicier à la sec 
proprietario: Collezione BNF 
autore delle foto: A. Seville 
numero di catalogo: 2795 
descrizione: Gioco di 56 caselle (36+20) non numerate disposte in due cerchi concentrici.Esemplare non segnalato in D'Allemagne che descrive solo analogo gioco stampato nel 1775 in controparte e reimpostato da Basset (D'Allemagne PL. 4, Arch. n°670) . Questo gioco è stato realizzato dalla Veuve Petit nel 1640 circa ed è conservato presso la BNF. A questo gioco si sono ispirati nel 1700 circa Jean Musier (Arch. n°2794) e nel 1720/30 Crepy (Arch. n°2779). Ogni casella presenta una figura ed una combinazione di dadi. Le combinazioni perdenti o vincenti sono contrassegnate con le sigle P (paga) e T (tira). Il nome del gioco significa "spennare la civetta" e consiste nel lanciare tre dadi e raggiungere la casella, che corrisponde alla combinazione di dadi ottenuta, sul cerchio interno o esterno, per poi eseguire le istruzioni scritte: "T", tira, significa prendere il numero di quattrini indicato; "P" significa paga. Nel cerchio esterno cinque civette indicano di ritirare la metà della posta (Moitié). La combinazione 661 è neutra: non si paga né si prende (Rien). Un tiro di tre sei (raffa di sei, 666) prende tutto (Tout). A partire da questa casella sul cerchio esterno ed in senso orario queste sono le combinazioni che si possono ottenere:

- 551 (P.2); 552 (T.4); 553 (P.3); 554 (T.5); 555 (La moitié); 556 (P.2);
- 336 (T.5); 335 (T.3); 334 (P. 1); 333 (La moitié); 332 (P.4); 331 (T.6);
- 441(P.2); 442 (T.4); 443 (P.6); 444 (La moitié); 445 (P.1); 446 (T.7);
- 226 (P.2); 225 (P.4); 224 (T.2); 223 (P.2); 222 (La moitié); 221 (P.4);
- 116 (T.4); 115 (T.1); 114 (P.3); 113 (T.3); 112 (P.8); 111 (La moitié);
- 661(Rien); 662 (T.4); 663 (P.1); 664 (T.6); 665 (P.5); 666 (Tout).


e sotto, nel cerchio interno sempre in senso orario:
- 231(P.12); 241 (T.1); 341 (P.4); 342 (T.3); 251 (P.2); 351(P.3); 352 (T.1);
- 451(T.3); 452 (P.5); 453 (T.2); 261(P.3); 361(T.5); 362 (P.1); 461(T.2);
- 462 (T.6); 463 (P.5); 561(T.4); 562 (P.2); 563 (T.3); 564 (P.2).


Il gioco si basa sul calcolo delle probabilità cioè sono 56 le combinazioni che si possono avere con tre dadi, corrispondenti al numero delle caselle distribuite nei due ovati. La corretta enumerazione delle probabilità con tre dadi, che consentisse il calcolo delle probabilità di ogni tiro, non era nota in Europa fino a buona parte del XVII secolo. Sebbene Gerolamo Cardano avesse esposto i fondamenti della teoria della probabilità nel suo libro, "Liber de ludo aleae", scritto intorno al 1564, questo non venne pubblicato fino al 1663. Il primo trattato sull'argomento ad essere ampiamente diffuso fu il "Libellus de Ratiociniis in Ludo Aleae", di Christiaan Huygens, pubblicato nel 1657. Fu il primo testo pubblicato sul calcolo delle probabilità e rimase il libro di testo standard sull'argomento per il mezzo secolo successivo. La diffusione del Gioco della Civetta è a cavallo di questa data ed è interessante prendere in considerazione fino a che punto il gioco sia stato influenzato parzialmente o completamente da queste considerazioni teoriche. Questo gioco è il Tipo I secondo la classificazione di Seville. L'iconografia di tutti i giochi di questo tipo è praticamente identica, con gli oggetti domestici predominanti. Ci sono diversi animali, tra cui un asino, l'unica figura umana è quella di un uomo che defeca, verosimilmente associato alle storie di Till Eulenspiegel. La disposizione è in due fasce circolari concentriche. I giochi di tipo I includono esemplari tedeschi e francesi.
In alto il titolo: "Le plaisant&nouveau Jeu de LA CHOUETTE, auquel on joue comme s'ensuit".
In basso: A PARIS, Chez La Vefue (veuve) Petit, rue Mont-orgueil, deu(v)ant les trois Mores, chez v(u)n Ef(s)picier à la f(s)econde Chambre."
REGOLE: in basso.
"On aura bon nombre de Jectons, lesquels (à faute de monnoye) un d'entre les joueurs distribuera aux autres. A scavoir un certain nombre pour le prix que les joueurs s'accorderont ensemble. Auquel prix (quand tous ensemble, ou quelqu'un quitte le jeu) il recevra lesdits jectons en nombre susdict, & rendra le prix convenu, au prolata des jectons qu'il recevra. Au commencement chacun mettra au jeu autant de jectons qu'aux joueurs bon semblera. Semblablement feront-ils quand le jeu sera vuide, doncques pour jouer on aura trois dez, & on verra par le plus haut ject qui sera le premier. Ce faict on poursuivra tousjours avec le Soleil, chacun tenant son tour, & on trouvera le ject des dez de chacun sur le papier. L'ayant trouvé on verra sur la lettre la dessus mise: Si c'est un T, c'est-à-dire Tire autant de jectons du Jeu, que le nombre mis au costé de la lettre monstre, si la lettre est P, c'est-à-dire Paye autant que le nombre monstre; lesquels jectons on mettra au jeu avec les autres. Quand quelqu'un fait trois Six, il aura jetté la grande CHOUETTE, là où se trove éscrit, Tout; & tirera tous les jectons qui seront au jeu. Et alors chacun derechef mettra des jectons au jeu, comme l'on fait au commencement. Mais quand quelqu'un jette trois autres pareilles, il aura jetté une autre CHOUTTE (sic), dessoubs lesquels il y a éscrit, la moitié & tirera la moitié des jectons du jeu. Mais en cas que les jectons fussent impairs, le restant sera pour le jeu. Qui jettera ce où est éscrit Rien, pour celle fois ne tirera ny ne payera rien.

CASELLE: con combinazioni di tre dadi e l'indicazione dei gettoni da pagare o da prendere.

Exhibitions:

bibliografia: 1) CITOLINI, Alessandro: "La tipocosmia di Alessandro Citolini, da Serraualle". In Venetia: appresso Vincenzo Valgrisi, 1561, p. 484.
2) FRANCIOSINI,Lorenzo: "Vocabulario español e italiano", Volume 2 Roma: en la Emprenta de la Reu. Camera Apostolica, 1638, p. 428.
3) LA MARINIERE, de: "La Maison Academique: contenant un recueil general de tous les jeux divertissans pour se rejouyr agreablement dans les bonnes compagnies", par le sieur D.L.M. [de La Marinière]. A Paris: chez Robert de Nain et Marin Leché, M.DC.LIV
4) HOWELL, James: Lexicon tetraglotton, an English-French-Italian-Spanish dictionary". London: by J.G. for Samuel Thomson, 1660, p. 532.
5) VINCK, Eugène, Baron de: "Iconographie du Noble Jeu de l’Oye". Catalogue descriptif et raisonné de la Collection de Jeux formé par le Baron de Vinck". 126 Jeux du XVIIIe au débùt du XIXe siècle. FR. J. Olivier Libraire, 11 Rue des Paroissiens, Bruxelles, 1886.
6) D’ALLEMAGNE, H. R. : "Le Noble Jeu de l’Oie", Paris, Libraire Gruend, 1950.
7) NEGRI, Ilio – VERCELLONI, Virgilio: "I Giochi di Dadi d’Azzardo e di Passatempo dei Gentiluomini e dei Pirati". Introduzione di Caterina Santoro, Lerici Milano, 1958.
8) VON WILCKENS, L. : "Spiel, Spiele, Kinderspiel (exhibition catalogue)", Germanisches Nationalmuseums, Nuernberg, 1985.
9) Catalogo Mostra: "Costume e società nei giochi a stampa di Giuseppe Maria Mitelli", Electa Editori Umbri Associati 1988.
10) BERTI, Giordano - VITALI, Andrea: “La vite e il vino. Carte da gioco e giochi di carta”, Fondazione Lungarotti, Edigraf, Roma 1999.
11) BURY, Michael: “The Print in Italy: 1550-1620”, BM 2001.
12) BUIJNSTERS, P.J. and Buijnsters-Smets,L. : "Papertoys", Zwolle, Waanders, 2005.
13) PLOCK, Phillippa - SEVILLE, Adrian: "The Rothschild Collection of printed board games at Waddesdon Manor", in XIIIth Board Game Studies Colloquium, Paris, 14-17 April 2010.
14) DEPAULIS, Thierry: “Trois jeux imprimés du début du XVIIe siècle par la veuve Petit à Paris”, Arbeitskreis Bild Druck Papier , Band 16 2011
15) MILANO, Alberto: "Giochi da salotto. Giochi da osteria, nella vita milanese dal Cinquecento all'Ottocento". Edizioni Gabriele Mazzotta, Milano 2012.
16) DEPAULIS, Thierry: "Three early 17th-century printed games by the Veuve Petit in Paris". In: Of Boards and Men: Board Games Investigated. Proceedings of the XIIIth Board Game Studies Colloquium, Paris, 14-17 April 2010, collected and edited by "Thierry Depaulis", [Paris], 2012, p. 75-89.
17) DEPAULIS, Thierry: "Vaugeois, tabletier, connu et inconnu" (2e partie). Le Vieux Papier fasc. n°422, 2016.
18) PARLAK, Ömer Fatih: "The Image of the Turk in Early Modern Board Games and Playing Cards". PHD THESIS. Universitat Autonoma de Barcelona, 2019.
19) SEVILLE, Adrian: "The Game of the Owl". In: "Vieux Papier", Aprile - Giugno 2021.

 
 
   
 
   
 
   

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