Giochi dell'Oca e di percorso
(by Luigi Ciompi & Adrian Seville)
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Novo (Il) e Piacevole Gioco del Pela il Chiu -Tira Honoranza tvtti 
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primo autore: Bravin Angelo 
secondo autore: Bravin Angelo 
anno: 1625/75 
luogo: Italia-Venezia 
periodo: XVII secolo (2°-3°/4) 
percorso: Gioco con i dadi 
materiale: carta (paper) (papier) 
dimensioni: 610X460 
stampa: Acquaforte (taille-douce) (ecthing)  
luogo acquisto: Italia-Firenze 
data acquisto: 20-03-1989
dimensioni confezione:  
numero caselle: 56 
categoria: Lotterie, fortuna, gioco d'azzardo 
tipo di gioco: Gioco con i dadi  
editore: Bravin Angelo 
stampatore: Bravin Angelo 
proprietario: Collezione Privata 
autore delle foto: L. Ciompi 
numero di catalogo: 451 
descrizione: Gioco di 56 caselle non numerate disposte in due ellissi (ovati). Ogni casella presenta una figura ed una combinazione di dadi. Le combinazioni vincenti o perdenti sono indicate con le sigle P (paga), T (tira). La sigla Q (quattrini) indica la posta da pagare o tirare. Il nome del gioco significa "spennare la civetta" e consiste nel lanciare tre dadi e raggiungere la posizione che corrisponde al lancio sull'ovale interno o esterno, per poi eseguire le istruzioni scritte: 'T' significa tira per prendere il numero di quattrini ('Q') indicato; 'P' significa paga. Un tiro di tre sei (raffa 6.6.6.) prende tutto.
Negli angoli:
-in alto a sinistra:
"Questo foglio il bel gioco t'apresenta / Di Pelalchiv venuto in luce adesso / Col qual si fugir l'otio ti talenta / Ti potrai tratener tal hor con esso / Ma non ti pensar che si consenta / Giocar per vitio che no(n) te concesso / Ma s'il tempo utilme(n)te spender voi / Gioca p(er) spasso e tira se tu poi.";
[This sheet presents you with the beautiful game of "Pluck the Owl" which has now come to light with which, if you like to escape from idleness, you can sometimes entertain yourself. But here (in this game) don't think that it is permitted to play for vice because it is not allowed to you. But if you want to spend the time usefully play for fun and if you can, roll (the dice).]

-in alto a destra:
"Con sei quattrini un pezzo alegramente / Poi stare, e di aver un spasso d'eccelenza / Ma p(er)chè sappi il tutto intieramente / Del gioco te dirò la continenza / Prima piglia tre dadi et abbi mente / Al ponto che frarai con diligenza / E come quel ch'ai fato haverai notato / Cerca quel po(n)to atorno quest'ovato.";
[With six coins (quattrini) you can merrily stay a little and have excellent entertainment. But so that you know everything, I'll tell you the content of the game. First take three dice and diligently (carefully) remember the point (combination) you make. And when you have noted the point that you made, look for that point in this oval.]

-in basso a sinistra:
"Come hai trovato il po(n)to che fatt'hai / Guarda quella figura ch' e li dritto / E second'essa ti governerai / Perche quel ch'ai a far troverai scritto / E s' haverai da tirar, tu tirerai. / S'hai da giocar ancor starai al ditto / Chi T. tira vuol dir. P. paga o'gionta / E il numero di quelli poi si conta";
[Once you have found the point (the combination) that you have made, look at that figure and act accordingly because you will find written what you have to do; and if you have to take, you will take (from the pool). If you have to add, you will do as indicated; who (obtains) T means takes (withdraws), P pays or adds and Q coins (quattrini) the number is counted later.]

-in basso a destra:
"Quei che nel fine il ponto scontrarano / Come a farina (vedi NOTA) tirano i denari / Con l'honoranza e quei che più farano / Giontano sin che al numero sien pari; / E la meta le riffe tireranno. / Del gioco sempre e acciò che siate chiari / La riffa de diciotto l'altri avanza / Tira ogni cosa et anco l'honoranza."
[Those who in the end find the point, as at Farina (see NOTA) take the coins, with the honoranza. And those who would play on must add in equal numbers. And the "riffa" (combinations of 3 equal numbers) will take half. For clarity, in the game the "riffa" of eighteen (combination of three 6) it surpasses the others throws and takes everything and also the "honoranza"].

REGOLE: nelle singole caselle.
CASELLE: con combinazione di dadi e indicazione se prendere o pagare.
Ellissi esterna (in senso orario):
LIMONI: T.2. (3,4,5); SPAZACAMIN: P.2. (4,5,2); AQUAROLO: T.6. (6,3,2);
AQUAVITA: T.6. (4,4,2); PELALCHIV: LA META (1,1,1); FORNARO: T.2. (5,3,2);
VENTAROLE: P.3. (4,3,1); BRENTADOR: T.4. (3,3,5); IL LETTO: T.1. (2,3,1);
CINGANA: P.5. (3,3,2); HONORANZA: TUTTI (6,6,6); BICCHIERI: T.1. (3,1,5);
MINGONE: T.2. (4,4,5); STECALEGNA: T.2. (5,6,1); L'ORBO: T.1. (3,3,6);
IL MATTO: NULLA (6,6,3); PELALCHIV: LA META' (5,5,5); ORTOLANA: T.3. (4,2,6);
CAGAROLA: P.4. (1,1,6); RETICELLE: P.2. (4,4,1); MAGNANO: P.4. (2,2,4);
COCCHIO: P.2. (2,2,1); PELALCHIV: LA META' (4,4,4); CIAMBELLE: T.1 (2,2,3);
RVFIANA: P.8 (2,2,5); TRIPPE: T.2 (2,2,6); TESTI: T.1 (5,4,1);
TRAPOLA: P.6. (1,1,2); PELALCHIV: LA META' (3,3,3); VILANO: P.2. (1,1,3);
SOLFINELLI: T.1. (1,1,4); PETINELLE: P. 1. (1,1,5); PASTA P(ER) TOPI: P.3. (1,2,4);
CORDELLE: P.1. (1,2,5); PELALCHIV: LA META (2,2,2); BERETARIO: P.1. (1,2,6).


Ellissi interna (in senso orario):
IL TEMPO: T.3. (4,5,5); FRANCESCHINA: T.1. (5,5,1); GRATIANO: T.1. (3,3,1);
TIRSE: T.2. (5,5,2); CLORO: T.1. (5,5,3); L'IGNORANZA: P.12. (5,6,4);
TODESCO: T.2. (4,6,1); IL BABVINO: P.3. (4,4,3); IL BARBARO: T.4. (6,6,4);
IL TURCO: P.6. (6,6,5); IL SALTARINO: T.2. (4,4,6); ASTROLOGO: P.2. (6,4,5);
FRANCATRIPI: T.2. (6,6,1); CARDONE: T.2. (6,5,2); PEDROLINO: T.2. (5,3,6);
BACHO: T.6. (6,3,1); PANTALONE: T.3. (6,6,2); SATIRO: T.1. (5,5,6);
CVPIDO: P.6. (3,4,2); TRASTVLLO: T.1. (3,3,4).


Il gioco si basa sul calcolo delle probabilità cioè sono 56 le combinazioni che si possono avere con tre dadi, corrispondenti al numero delle caselle distribuite nei due ovati. La corretta enumerazione delle probabilità con tre dadi, che consentisse il calcolo delle probabilità di ogni tiro, non era nota in Europa fino a buona parte del XVII secolo. Sebbene Gerolamo Cardano avesse infatti esposto i fondamenti della teoria della probabilità nel suo libro, "Liber de ludo aleae", scritto intorno al 1564, questo non venne pubblicato fino al 1663. Il primo trattato sull'argomento ad essere ampiamente diffuso fu il "Libellus de Ratiociniis in Ludo Aleae", di Christiaan Huygens, pubblicato nel 1657. Fu il primo testo pubblicato sul calcolo delle probabilità e rimase il libro di testo standard sull'argomento per il mezzo secolo successivo. La diffusione del Gioco della Civetta è a cavallo di questa data ed è interessante prendere in esame fino a che punto il gioco sia stato influenzato parzialmente o completamente da queste considerazioni teoriche. Questo esemplare è di Tipo V (secondo la classificazione di Seville).
Tutti i giochi di questo tipo sono italiani e hanno il titolo "Pela il Chiù". Come esempio di questo tipo viene scelto il gioco pubblicato nel 1589 da Ambrogio Brambilla. I due ovati concentrici di caselle hanno due lati rettilinei uniti alle estremità da semicerchi. Questa versione del gioco non distingue tra raffe e combinazioni semplici nella distribuzione nelle caselle, sebbene quelle con la Civetta siano sempre distanziate nell'ovato esterno. Sono presenti delle immagini, per lo più di figure umane, inclusi personaggi della commedia dell'arte e venditori ambulanti. I soggetti iconografici sono essenzialmente comuni a tutti i giochi di questo tipo ma con lievi variazioni nella disposizione. I numeri di paga/prendi mostrano una maggiore varietà di dettagli, ma sono ancora in gran parte simili. Questa rielaborazione del gioco del Brambilla da parte di Angelo Bravin, incisore attivo a Venezia tra il 1625 e il 1675, converte il gioco in formato verticale, ma mantiene la collocazione dello spazio "(H)onoranza" al centro di un margine lungo. Il soggetto iconografico è in esatta corrispondenza con il gioco del Brambilla, e l'ordine delle immagini è lo stesso, anche se non sono copie esatte. Una differenza importante riguarda le immagini de "L'Ignoranza": sebbene entrambi i giochi rappresentino un asino con strumenti musicali in sottofondo, la versione Brambilla mostra altri strumenti a terra. Entrambe le versioni mostrano un grande libro, aperto per terra. Qui, però, la versione Bravin rivela quelle che potrebbero essere delle linee musicali. Se è così, questo sarebbe un chiaro riferimento a un racconto di Till Eulenspiegel, in cui si insegna a un asino a leggere.
Troviamo quindi nei giochi di Tipo V, con la notevole eccezione della versione senza illustrazioni (Arch. n°2780), un corpus di immagini quasi uniforme. Provengono da una vasta gamma di città del Nord Italia, con l'aggiunta di Roma. È chiaro che nella preparazione delle matrici sono state eseguite molte variazioni, e ovviamente non è possibile essere certi sulla sequenza delle date di stampa. L'attività del Remondini nel ristampare esempi del gioco di "Pela il Chiu" (e altri) senza cancellare i dettagli dell'editore originale, rende certamente complicato lo studio di questi giochi.
In basso la scritta: "Rame di Angelo Bravin".

NOTA
La Farina was a dice game, with a similar rule, that a given throw took all the stakes. Dadi da farina (dice for farina) are mentioned in Citolini’s Tipocosmia of 1561. These dice are called farinacci (Spanish: harinillas) and their nature is specified in a Spanish-Italian dictionary of 1638:
Harinillas: si chiamano "I farinacci", cioé i sei dadi segnati da una banda sola
and further clarified in another dictionary of the time:
A kind of Italian dye (die): Farinacci, sono sei dadi segnato ciascuno solamente d’un punto; six dez marquez seulement d’un point, fort usitez en Italie. [six dice marked only on one face, much used in Italy].
Another Italian game of three dice, Carica l’Asino (Load the Donkey) has a more explicit reference in its rules to the Farina game:
Il gioco e simile a quello da Farina perché finché non si fa il punto che leva tutti i denari non si puo finire. [The game is like that of Farina because it does not finish unless the point is made that takes all the money].
Of this game, Alberto Milano writes that the oldest example is that published by Giovanni Antonio De Paoli at Rome in 1590, thus almost contemporary with the Brambilla game.
Ulrich Schädler has clarified that the game of Farina is the same as the game of Schimmel. He notes that a [later] Italian-German dictionary has the entry:
“Giuocare a farina oder a farinacci = Schimmeln”
Schimmel is played with six dice, each having only a single face marked with a number, the numbers running from 1 to 6. An all-white throw (no number showing) is called Schimmel (white horse) and no doubt the Italian version got its name, meaning "flour", from such a throw. To finish the game, a throw is required where the sum of numbers showing is exactly the number of stakes in the pool.
(Adrian Seville)

REFERENZA 1
A re-working of the Brambilla game by Angelo Bravin, an engraver active in Venice between 1625 and 1675, converts the game to vertical format, but maintains the placement of the (H)onoranza space at the centre of a long edge. The subject matter of the iconography is in exact correspondence with the Brambilla game, its assumed model, and the ordering of the images is the same, though they are not exact copies. An important difference concerns the images for "L’Ignoranza": though both games depict an ass with musical instruments in the background, the Brambilla version shows further instruments on the ground. Both versions show a large book, open on the ground. Here, though, the Bravin version reveals what could well be lines of music. If so, this would be a clear reference to a tale of Till Eulenspiegel, in which an ass is taught to read from a psalter (...).
(Adrian Seville)

bibliografia: 1) CITOLINI, Alessandro: "La tipocosmia di Alessandro Citolini, da Serraualle". In Venetia: appresso Vincenzo Valgrisi, 1561, p. 484.
2) FRANCIOSINI,Lorenzo: "Vocabulario español e italiano", Volume 2 Roma: en la Emprenta de la Reu. Camera Apostolica, 1638, p. 428.
3) LA MARINIERE, de: "La Maison Academique: contenant un recueil general de tous les jeux divertissans pour se rejouyr agreablement dans les bonnes compagnies", par le sieur D.L.M. [de La Marinière]. A Paris: chez Robert de Nain et Marin Leché, M.DC.LIV
4) HOWELL, James: Lexicon tetraglotton, an English-French-Italian-Spanish dictionary. London: by J.G. for Samuel Thomson, 1660, p. 532.
5) VINCK, Eugène, Baron de: "Iconographie du Noble Jeu de l’Oye. Catalogue descriptif et raisonné de la Collection de Jeux formé par le Baron de Vinck". 126 Jeux du XVIIIe au débùt du XIXe siècle. FR. J. Olivier Libraire, 11 Rue des Paroissiens, Bruxelles, 1886.
6) D’ALLEMAGNE, H. R. : "Le Noble Jeu de l’Oie", Paris, Libraire Gruend, 1950.
7) NEGRI, Ilio – VERCELLONI, Virgilio: "I Giochi di Dadi d’Azzardo e di Passatempo dei Gentiluomini e dei Pirati" Introduzione di Caterina Santoro, Lerici Milano, 1958.
8) VON WILCKENS, L. : "Spiel, Spiele, Kinderspiel (exhibition catalogue)", Germanisches Nationalmuseums, Nuernberg, 1985.
9) Catalogo Mostra: "Costume e società nei giochi a stampa di Giuseppe Maria Mitelli", Electa Editori Umbri Associati 1988.
10) BERTI, Giordano - VITALI, Andrea: “La vite e il vino. Carte da gioco e giochi di carta”, Fondazione Lungarotti, Edigraf, Roma 1999.
11) BURY, Michael: “The Print in Italy: 1550-1620”, BM 2001.
12) BUIJNSTERS, P.J. and Buijnsters-Smets,L. : "Papertoys", Zwolle, Waanders, 2005.
13) PLOCK, Phillippa - SEVILLE, Adrian: "The Rothschild Collection of printed board games at Waddesdon Manor", in XIIIth Board Game Studies Colloquium, Paris, 14-17 April 2010.
14) DEPAULIS, Thierry: “Trois jeux imprimés du début du XVIIe siècle par la veuve Petit à Paris”, Arbeitskreis Bild Druck Papier , Band 16 2011
15) MILANO, Alberto: "Giochi da salotto. Giochi da osteria, nella vita milanese dal Cinquecento all'Ottocento". Edizioni Gabriele Mazzotta, Milano 2012.
16) DEPAULIS, Thierry: "Three early 17th-century printed games by the Veuve Petit in Paris". In: Of Boards and Men: Board Games Investigated. Proceedings of the XIIIth Board Game Studies Colloquium, Paris, 14-17 April 2010, collected and edited by "Thierry Depaulis", [Paris], 2012, p. 75-89.
17) DEPAULIS, Thierry: "Vaugeois, tabletier, connu et inconnu" (2e partie). Le Vieux Papier fasc. n°422, 2016.
18) PARLAK, Ömer Fatih: "The Image of the Turk in Early Modern Board Games and Playing Cards". PHD THESIS. Universitat Autonoma de Barcelona, 2019.
19) SEVILLE, Adrian: "The Game of the Owl". In: "Vieux Papier", Aprile - Giugno 2021.


 
 
   
 
   
 
   

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