Giochi dell'Oca e di percorso
(by Luigi Ciompi & Adrian Seville)
Avanti Home page Indietro

Torna alla ricerca giochi
(back to game search)
Giuoco (Il) dello Scout 
immagine
Versione stampabile      Invia una segnalazione
image

image

primo autore: Non indicato 
secondo autore: Anonimo 
anno: 1920/25 
luogo: Italia 
periodo: XX secolo (? /4) 
percorso: Percorso di 90 caselle numerate 
materiale: carta incollata su cartone ripiegato in 4 
dimensioni: 470X650 
stampa: Cromolitografia 
luogo acquisto: Italia-Padova 
data acquisto:  
dimensioni confezione: 340X290X30 
numero caselle: 90 
categoria: Infanzia, educazione, pedagogia, favole e fiabe 
tipo di gioco: Gioco di percorso  
editore: Non indicato 
stampatore: Non indicato 
proprietario: Collezione L. Ciompi 
autore delle foto: L. Ciompi 
numero di catalogo: 624 
descrizione: Gioco di 90 caselle numerate, spirale, antiorario, centripeto.
Negli angoli: Estote parati, locuzione in latino per "siate pronti" o "siate preparati".
Ha radici evangeliche, in particolare nel Vangelo secondo Matteo (Et vos estote parati quia qua nescitis hora, Filius hominis venturus est; Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà. Matteo 24,44) e secondo Luca (Et vos estote parati, quia qua hora non putatis, Filius hominis venit; Voi siate preparati, perché nell'ora che non supponete, il Figlio dell'uomo viene. Luca 12,40).
"Estote parati" è diventato il motto degli scout. Il senso della frase è rintracciabile sia nel significato proposto dal fondatore del movimento Scout Robert Baden-Powell ("... vi terrete sempre pronti, in spirito e corpo, per compiere il vostro dovere"), sia in quello attribuito dalle associazioni cattoliche al messaggio evangelico.
REGOLE: nel centro.
CASELLE: (con didascalia).
Cas. 1):
Cas. 2):
Cas. 3):
Cas. 4):
Cas. 5):
Cas. 6):
Cas. 7):
Cas. 8):
Cas. 9):
Cas. 10):
Cas. 11):
Cas. 12):
Cas. 13):
Cas. 14):
Cas. 15):
Cas. 16):
Cas. 17):
Cas. 18):
Cas. 19):
Cas. 20):
Cas. 21):
Cas. 22):
Cas. 23):
Cas. 24):
Cas. 25):
Cas. 26):
Cas. 27):
Cas. 28):
Cas. 29):
Cas. 30):
Cas. 31):
Cas. 32):
Cas. 33):
Cas. 34):
Cas. 35):
Cas. 36):
Cas. 37):
Cas. 38):
Cas. 39):
Cas. 40):
Cas. 41):
Cas. 42):
Cas. 43):
Cas. 44):
Cas. 45):
Cas. 46):
Cas. 47):
Cas. 48):
Cas. 49):
Cas. 50):
Cas. 51):
Cas. 52):
Cas. 53):
Cas. 54):
Cas. 55):
Cas. 56):
Cas. 57):
Cas. 58):
Cas. 59):
Cas. 60):
Cas. 61):
Cas. 62):
Cas. 63):
Cas. 64):
Cas. 65):
Cas. 66):
Cas. 67):
Cas. 68):
Cas. 69):
Cas. 70):
Cas. 71):
Cas. 72):
Cas. 73):
Cas. 74):
Cas. 75):
Cas. 76):
Cas. 77):
Cas. 78):
Cas. 79):
Cas. 80):
Cas. 81):
Cas. 82):
Cas. 83):
Cas. 84):
Cas. 85):
Cas. 86):
Cas. 87):
Cas. 88):
Cas. 89):
Cas. 90):

REFERENZA 1
Intorno agli Anni Venti del secolo scorso negli ambienti dell’ASCI, ma non solo, si diffuse Il Giuoco dello Scout. La cromolitografia non indica né autore, né editore, né data di edizione, ma linguaggio, regole e simbologia scout rimandano con sicurezza al primo periodo di creazione e diffusione dell’ASCI e permettono di attribuirne la paternità a capi scout che conoscono i fondamenti della pedagogia propugnata da B. P. Il gioco è un percorso centripeto antiorario costituito da 90 caselle che, partendo dal basso a sinistra, attraverso una lunga serie di accidenti, positivi e negativi, consente al giocatore di conoscere le varie tappe del percorso formativo, dalla situazione di novizio a capo scout presente nella casella vittoriosa del numero 90. All’interno delle singole caselle figurano i numeri di colore nero, rosso o nero sottolineato in rosso a seconda degli accidenti descritti nelle rispettive didascalie riportate alla loro base; fiamme con icone di animali (totem) simboli di virtù o competenze a cui gli scout si ispirano nella loro vita di squadriglia; parole chiave del repertorio educativo; simboli delle specialità e competenze che ogni esploratore con orgoglio esibisce sulla manica destra della camicia una volta raggiunti gli obiettivi specifici; scene di giochi, di attività e di vita scout. Le caselle sono tenute insieme da un cordoncino che illustra i diversi nodi utili alle esperienze di scouting all’aria aperta.
L’area di gioco è individuata da due pennoni cui sono legate le fiamme di diverso colore che individuano i singoli reparti di appartenenza e che terminano, a destra con la bandiera italiana, ed a sinistra con quella scout. È interessante notare come la bandiera dell’ASCI è costituita da una banda bianca su cui si staglia un giglio verde diversa da quella del CNGEI in cui il giglio giallo o bianco spicca su una banda verde. Il giglio è sotteso da un cartiglio che contiene il motto scout: “Estote parati” (Siate pronti). Esso è stato scelto dallo stesso fondatore B.-P. per sollecitare i giovani esploratori a tenersi sempre pronti nello spirito e nel corpo per compiere il proprio dovere. Nell’ASCI, di ispirazione cattolica, il motto si arricchisce anche del messaggio evangelico di condurre una vita moralmente corretta perché nessuno sa “quando verrà il Figlio dell’Uomo”. Nella vela in basso a sinistra c’è un’icona circolare con l’immagine del fondatore, Baden Powell, e in quella di destra, invece, c’è una semplice spiegazione del gioco. Al centro del tavoliere, infine, è raffigurata la solenne cerimonia dell’investitura durante la quale gli esploratori in alta uniforme e con i simboli dovuti, davanti al caporeparto, si impegnano ad accettare la legge scout composta da 10 articoli, elencati a destra, mediante la Promessa, riportata a sinistra della scena. Ed è proprio la Promessa che segna l’incolmabile iato che allontana la libera concezione educativa dello scoutismo dalla massificante ideologica pedagogia dell’ONB. Recita infatti la Promessa Scout:
Prometto sul mio onore di fare del mio meglio:
1. per compiere il mio dovere verso Dio e verso la Patria;
2. per aiutare gli altri in ogni circostanza;
3. per osservare la legge dell’Associazione.
La Legge dell’Associazione metteva, e mette ancora, al primo posto il ragazzo che viene educato al senso di responsabilità in tutto quello che fa tanto da meritarsi la fiducia dei Capi e degli altri scouts con i quali cresce.
Il progetto educativo dell’ONB prevedeva che tutti i ragazzi, obbligatoriamente iscritti, accanto ai corsi di dottrina fascista, dovevano seguire una intensa formazione atletica mediante ripetitivi esercizi ginnici, gare, competizioni, spettacolari coreografie durante le solenni adunate in onore del Duce o in qualsiasi altra frequente manifestazione pubblica. Al culto del corpo, finalizzato alla preparazione di valorosi soldati, il regime destinava considerevoli risorse umane e finanziarie nelle campagne di informazioni sanitarie per la prevenzione di malattie endemiche, la costruzione di nuove palestre e di stadi, fino alla valorizzazione delle colonie estive a favore dei ragazzi più deboli provenienti da famiglie indigenti.
(Antonio Negro)

Exhibitions:
- "Il Gioco dell'Oca nei tempi". Pro Loco Mirano, Mirano (VE) Barchessa di Villa Morosini ora XXV Aprile. 27 Ottobre - 18 Novembre 2001.

bibliografia: 1) AA.VV.: “Il Gioco dell’oca nei tempi”, (Catalogo Mostra), Pro Loco Mirano Ed. Centro-Offset srl - Mestrino - Padova (pag. 125), 2001.
2) GIANNUZZI, Cosimo - NEGRO, Antonio - D'AURELIO, Vincenzo: "Viaggio nei Giochi dell'Oca e di Percorso. Geografia, Storia, Araldica." Edizioni Grifo, pag. 179-180, Fig. 35, Lecce 2022.

 
  "Il Giuoco dello Scout" (Antonio Negro)
   
 
   
 
   

Vai alla ricerca giochi         Vai all'elenco autori