Giochi dell'Oca e di percorso
(by Luigi Ciompi & Adrian Seville) |
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Nome autore: | Cartoccino Monza (Edizioni Boschi) |
Nazionalità: | Italia |
Città: | Milano |
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Edizioni Cartoccino Monza - Casa Editrice Carroccio - di Ettore Simone Boschi (Moneglia, 23 novembre 1874 - Milano, 18 maggio 1955) Biografia Figlio di Maria Adelaide e del padre Costantino, ferroviere. La nascita a Moneglia fu casuale e dovuta al lavoro del padre, i genitori erano infatti residenti a Langhirano (PR). A pochi anni si trasferì a Monza dove frequentò le scuole elementari. A 25 anni sposò Stella Villa dalla quale ebbe 3 figli: Bice, Lorenzo (Renzo) e Luigi Cesare (Gino). Fu subito molto attivo soprattutto in politica, era iscritto al partito Socialista ed era direttore del periodico Socialista “La Brianza” stampato presso la Coop. Tipografica di Monza presso la quale lavorava. Fu inoltre eletto due volte consigliere comunale. Anche militarmente Boschi si distinse in più occasioni, arruolato negli alpini, a soli 22 anni fu Caporale nella campagna di Eritrea del 1896, La sua passione per l'alpinismo lo portò a far parte del battaglione alpini “Autonomo Garibaldi” composto da esperti rocciatori e sciatori. Dopo aver abbracciato la causa interventista si arruolò volontario per la prima guerra mondiale durante la quale fu decorato con due medaglie d'argento ed una medaglia di bronzo per meriti di guerra. A Boschi si devono anche molte foto rimaste a testimonianza delle battaglie combattute. La sua passione per l'alpinismo e il suo interesse nei confronti della classe operaia lo portarono a fondare nel 1911 la U. O. E. I. con lo scopo di poter dare la possibilità agli operai e alle loro famiglie di abbracciare l'escursionismo che fino a quel momento era riservato a una classe più ricca, allo stesso tempo sperava in questo modo di allontanare queste persone dalle bettole e dall'alcool promuovendo una campagna antialcolista che lo accompagnerà tutta la vita. Finita la guerra si avvicinò al fascismo diventando già nel 1919 direttore del giornale “Il Popolo di Monza”, successivamente fu segretario del P. N. F. di Monza e vice segretario, verso la fine del regime, a Milano. Partecipò alla guerra in Africa Orientale e alla guerra di Spagna dove ebbe il grado di “Centurione”, fu congedato nel 1944 col grado di “Tenente Colonnello degli Alpini”. Oltre al suo impegno politico e militare Boschi è ricordato per la fitta pubblicazione di piccoli romanzi dedicati ai bambini, firmati con lo pseudonimo di “Nonno Ebe” e pubblicati tra il 1926 e la fine degli anni ‘30 per la casa editrice “Il Cartoccino” diretta dai figli Lorenzo e Luigi e famosa in tutta Italia anche per i giocattoli in cartoncino pieghevole che produceva. Nei suoi racconti Boschi trae spunto dalle fiabe classiche e dal mondo delle fate e dei folletti, e a questi unisce elementi della sua formazione socialista e della sua passione per l'alpinismo. Oltre a questo continua a combattere la sua campagna antialcolica dipingendo i vizi dell'uomo come fate cattive dalle quali stare lontani. Il suo romanzo più famoso è “Cartoccino volontario di guerra” in cui è raccontata sotto forma di fiaba la sua esperienza militare sui ghiacciai dell'Adamello. Altro racconto da citare è “I Figli di Fata Campagnola” nel quale Boschi cita esplicitamente la nostra U.O.E.I. raccontando le avventure di due piccoli fratelli in viaggio per l'Italia sempre pronti ad aiutare il prossimo. Ettore Boschi morì a Milano il 18 maggio 1955 all'età di quasi 81 anni. (Vedi anche Edizioni Carroccio) (Wikipedia) Casa Editrice CARTOCCINO 1926-1936. Casa Editrice Cartoccino - Arti Grafiche Monza, via G. Borgazzi 34, Monza (Milano). Alla fine del 1926 le Edizioni "Cartoccino" sono già ben distribuite in tutte le librerie e cartolerie, con numerosi titoli e prodotti cartolibrari. Tra i suoi autori si notano il proprietario-editore Ettore Boschi (sotto lo pseudonimo di Nonno Ebe) e Antonio Rubino, che collaborerà almeno fino al 1931. Nel 1929 il Cartoccio delle Arti Grafiche e di Ettore Boschi, sempre con la stessa sede in Monza, comincia a pubblicare il settimanale "Il Cartoccino dei piccoli", che ospita alcune delle migliori firme italiane. Dal 5 ottobre 1930 al 25 dicembre 1932 pubblica anche il supplemento "Viaggi e avventure - di cielo, di terra, di mare", dove esordisce il giovane Rino Albertarelli, che dal 1933 al 1935 sarà direttore del Cartoccino. |
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